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Prevenire le tarme del cibo

Le accortezze per prevenire le tarme del cibo, sono semplici ed attuabili da tutti, nei nostri spazi domestici.
La disinfestazione delle tarme non può prescindere da una corretta conoscenza del ciclo vitale di questo insetto e dalle sue abitudini alimentari.
 
Le più diffuse tarme del cibo appartengono alla famiglia dei Lepidotteri, comunemente noti anche come farfalle, falene, tignole. Questi sono insetti a metamorfosi completa, il cui ciclo di sviluppo consta di 4 stadi: gli stadi di uovo, larva, crisalide, adulto.  
La larva della tarma si riconosce dal corpo stretto e lungo,  tre paia di vere zampe al torace e cinque paia di pseudozampe (o false zampe) sull’addome, responsabili del tipico aspetto da bruco.

L’apparato boccale della larva della tarma è dotato di un significativo apparato masticatore, con cui viene prodotta la  bava sericea. Attraverso la bava le tarme del cibo formano la seta.
Le larve possono rivestire con la seta la superficie della derrata infestata o costruire ripari.

 
La crisalide o pupa è lo stadio che segue quello larvale, caratterizzato da profonde trasformazioni che portano all’adulto. L’adulto è lo stadio in cui si presenta più spesso ai nostri occhi la tarma del cibo: provvisto di due paia di ali ricoperte di  squame colorate. 
I danni delle tarme del cibo o  delle derrate sono causati soprattutto dall’attività delle larve.
Oltre al danno  relativo alla sottrazione di sostanza alimentare, ha rilevanza la danosità  dovuta a varie modalità di 
contaminazione dell’alimento, attraverso le stesse bave sericee, gli escrementi, bozzoli, squame, peli, carcasse di larve e adulti morti.
Possiamo anche non accorgerci di questo tipo di contaminazione ma spesso causa disgusto visivo e olfattivo.
Quando ciò accade bisogna eliminare il cibo danneggiato dagli insetti e procedere alla disinfestazione delle tarme.

Quando gli attacchi di questi insetti sono limitati e non è necessario procedere con la disinfestazione, è però consigliato monitorare la situazione periodicamente.

Dal punto di vista  igienico-sanitario, le conseguenze negative delle infestazioni delle tarme del cibo possono essere di una certa rilevanza: si può incorrere in  fenomeni irritativi o allergici, per contatto, inalazione, o ingestione di cibo danneggiato dalle tarme.

Il monitoraggio:
la difesa dalle tarme alimentari si avvale delle pratiche di corretta gestione igienica degli ambienti in cui gli insetti del cibo vivono e si sviluppano.  
Di rilevanza primaria la prevenzione, che negli ambienti domestici consiste innanzitutto in periodici interventi di pulizia dei locali, degli utensili, e nel monitoraggio del cibo.

La rimozione dei rimasugli alimentari dalle cucine o dalle dispense, o il loro isolamento in contenitori chiusi, l'allontanamento anche dai punti di smaltimento temporaneo sono pratiche di natura preventiva che impediscono il futuro ricorso alla disinfestazione delle tarme vera e propria.

Nelle dispense casalinghe delle cucine, è opportuno tenere in ordine, puliti  e chiusi i contenitori ove vengono riposti i prodotti alimentari (soprattutto le farine, la pasta alimentare, il riso, i biscotti).
Il regolare avvicendamento e consumo degli stessi sono misure indispensabili per prevenire l’insorgenza di tali insetti e per contrastarne lo sviluppo al punto tale da dover ricorrere a metodi di disinfestazione delle tarme.
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